Libri ad alta tensione - A cura di Carlo Legaluppi
Il nano rapito
Autore: Lorena Lusetti
Editore: Damster
Anno edizione: 2020
Costo: euro 14,00
Stella Spada, protagonista di un ciclo iniziato quasi dieci anni fa e che annovera già diversi libri, è un’investigatrice privata molto particolare, decisamente refrattaria ai cambiamenti, al lavoro in squadra e all’assunzione di incarichi lontano da Bologna. Sta altresì cercando di contenere l’istintiva violenza che cova dentro di sé e vive in maniera contraddittoria il rapporto con l’ex marito Piero e con il figlio adolescente Simone, che la adorava da piccolo mentre adesso la tratta con distacco.
In questo nuovo romanzo, Stella deve fare i conti, palesemente controvoglia, con due importanti novità non più rinviabili: la ricerca di un assistente e la ristrutturazione e l’ammodernamento dei vetusti locali in cui lavora, ubicati in un angusto vicolo del Ghetto Ebraico di Bologna chiamato con eccessiva enfasi via dell’Inferno.
L’investigatrice non è assolutamente portata ad affrontare in maniera efficace i colloqui con i possibili candidati al ruolo di suo aiutante e, conseguentemente, ottiene solamente dinieghi ben prima del termine dei singoli incontri. L’unico che la sta ad ascoltare sino alla fine è il giovanissimo Giacomo Puccini, laureato al DAMS, che non ha mai superato il mese di permanenza in precedenti attività. Non solo, il ragazzo accetta addirittura un incarico in prova per un mese (che poi diventeranno due) non retribuito.
Giacomo si dimostra subito particolarmente intraprendente e, sconvolgendo i ritmi e le consuetudini di Stella, le sottopone vari possibili incarichi investigativi. Lei si mostra dapprima riluttante, giudicandoli poco adatti al suo modo di agire, salvo poi cedere di fronte all’insistenza del giovane e accettare alcuni di questi casi.
Uno riguarda il nano di gesso Orfeo, sparito dall’aiuola della Arena Orfeonica e dal quale prende il titolo l’opera. Un altro proietta Stella e Giacomo nell’indagine relativa all’annegamento di alcuni membri della facoltosa famiglia Doria nel lago di Suviana, nei pressi di Badi nell’Appennino bolognese. Eventi tragici in merito ai quali la polizia brancola nel buio.
Un’inchiesta, quest’ultima, che mette a dura prova le capacità e la tenuta psicofisica dei due che, tra un battibecco e l’altro, si trovano ad affrontare una situazione pericolosissima, dai risvolti agghiaccianti e imprevedibili.
La storia è popolata di figure di adulti e bambini dai tratti ben definiti, tra le quali emergono: l’appassionato di Tarocchi Raimondo; Dorella Doria e le sue figlie gemelle Anna e Antonella; la commissaria Delia Daviddi; Armando Paciotti, marito di Desirèe Doria e padre del piccolo Luigi. Più defilati risultano i personaggi di Alda (vicina di casa della Spada, sua unica amica, oltre che addetta alle pulizie del suo studio) e del suo gigantesco cane San Bernardo chiamato Filippo, interpreti invece di primo piano del successivo libro della serie “Il mistero dei dodici portici”, sempre edito da Damster.
Nel complesso, ho trovato “Il nano rapito” piacevole e scorrevole e, per questo, mi sento di consigliarne la lettura.