Stella Spada, la detective al ragù. Di Fabio Massimo

amantideilibri.it

Stella Spada, la detective al ragù. Di Fabio Massimo

La detective al ragù

Ritorna in copertina la giallista bolognese Lorena Lusetti e con lei si affaccia nelle librerie reali e virtuali la detective al ragù Stella Spada. L’ottavo titolo della serie ambientata sotto le Due Torri, “Nemmeno le ossa. La nuova indagine di Stella Spada”, è apparso nei Gialli Damster a marzo 2021 (245 pagine, 15 euro).

Diamo spazio all’ottava indagine dell’investigatrice Stella Spada, in tandem con l’attivo e non stipendiato stagista Giacomo Puccini, nell’agenzia nel centro di Bologna, via dell’Inferno, nel Ghetto ebraico.

Recensione

Al momento, la nostra è disagiata da una doppia frattura a una gamba e dalla relativa ingessatura dall’inguine alle dita del piede. Una dannata caduta in bicicletta, accidenti a quel catorcio!

Questo genera dinamiche nuove nel racconto, perché la Spada lamenta enormi difficoltà negli spostamenti, in aggiunta al senso di frustrazione e all’impegno di portare comunque avanti l’Agenzia. Si pensi solo alla barriera delle scale per raggiungere lo studio. Nessuno nota i gradini se non quando non riesce più a scavalcarli.

Per fortuna, c’è Giacomo. Bello, simpatico, sempre positivo, il Puccini ha ventinove anni. Di sera lavora in una radio locale, di giorno è una grande risorsa per l’Agenzia, senza retribuzione e prospettiva di assunzione a fine stage da una Spada in bolletta. Ma questo lo ignora e tanto più in costanza di “gesso” è una colonna per Stella, invalida e furiosa.

Scorrono insieme la corrispondenza, ordinata in sequenza dal ragazzo secondo i parametri fissati da lei: vicinanza alla sede, semplicità, parcella facile. La colpisce la seconda mail. Mittente un cinquantanovenne di Zola Predosa: la moglie è sparita da dieci anni, lasciando la bambina di otto col padre. Il numero di cellulare era risultato subito inesistente. Non si è saputo più niente di lei.

Altro che facile: impossibile! La donna potrebbe essere dovunque e da nessuna parte. No, facile proprio perché impossibile, ribatte Giacomo. Il ragazzo spiega perchè: si tratta solo di fingere di investigare, di produrre foto, relazioni, allegare scontrini e intascare la parcella senza fatica, da un committente che sembra benestante.

Stella è indignata dal cinismo dello stagista. Ha creato un mostro, pensa, ma non potrà mai essere peggio di lei. Chiede a Giacomo di fissare un appuntamento con l’uomo.

Il giovane si riscatta sottoponendole un terzo caso senza una vera prospettiva di compenso, pura cavalleria medievale in soccorso di una pulzella. Una liceale promette tutti i suoi risparmi e regali di compleanno in cambio dell’aiuto per fermare l’ex fidanzato e non far sapere niente ai genitori. Il bullo ha messo in rete alcune foto che stanno facendo del male alla ragazza. Minaccia di buttarsi a basso, se non la spalleggiano.

È chiaro che il caso principale è quello della mamma-moglie sparita. Già ci attizza e appassionerà anche i lettori. Anni prima, ha creato scalpore, scatenato colpevolisti e innocentisti. Il marito di Barbara, condannato in primo grado, è stato poi assolto. Ora vuole sapere, andare a fondo, a costo di riaprire vecchie ferite e risollevare clamori.

Tra le altre indagini c’è la ricerca di un oggetto misterioso, sollecitata dall’anziana Lelia. Un caso in cui protagonista è anche la magnifica Bologna, con la sua storia millenaria. Come sempre, nei gialli di Lorena Lusetti. Consigliato per la straordinaria leggibilità.

Fabio Massimo

Nemmeno le ossa, di Lorena Lusetti (Damster) di Raffaella Tamba

lisoladeltesoro.net (blog)

Nemmeno le ossa, di Lorena Lusetti (Damster) di Raffaella Tamba

All’ottavo romanzo, l’irresistibile investigatrice Stella Spada sembra proprio essere sulla buona strada per riuscire a raggiungere quel suo intimo e sofferto obiettivo che l’accompagna ormai da diversi anni. E le circostanze sembrano aiutarla. Bloccata da un’ingessatura dal piede all’inguine per una caduta accidentale in bici, la nostra protagonista è costretta a tornare in famiglia. 

Possiamo proprio evitare di aspettarci casi ‘normali’ per Stella. Prima ancora di quello di Artoni, è quello proposto da Lelia Crispi, una signora evanscente nel corpo, nella voce, nello sguardo, in tutto l’aspetto secco del suo corpo, che ha per loro una richiesta davvero sconcertante, quella di ritrovare un oggetto forse smarrito o forse no, che non ricorda dove ha messo. Ricorda bene come fosse fatto perché è ritratto in un quadro di famiglia. Non dice cosa contiene se non che è per lei prezioso e lo deve ritrovare ad ogni costo. Quella figura resterà ammantata di mistero e irrealtà per tutto il romanzo, anche perché la sua casa, dove Stella e Giacomo si recano più volte per fare le ricerche, è una dimora antica di Casalecchio, realmente esistente, chiusa da una cancellata in ferro, mal tenuta, fatiscente, ombrosa e scura, quasi sempre fatalmente rivestita di nubi minacciose, come se il sole si guardasse bene dallo sfiorarla. 

Come nei polizieschi classici, Stella risolve il caso. Tanto più che sono gialli umoristici. E quindi c’è in qualche modo un lieto fine. Ma non si deve dimenticare che il lieto fine va conquistato e a volte deve essere accettato come tale anche un compromesso, una soluzione positiva solo in parte.

NEMMENO LE OSSA di Lorena Lusetti

SOLOLIBRI.NET

NEMMENO LE OSSA di Lorena Lusetti

Damster, 2022 - Torna Stella Spada, l’investigatrice con un passato da dimenticare, cinica e spesso dura, che parla con i fantasmi. Ora è alle prese con tre casi da risolvere. La forzata immobilità dovuta alla rottura di una gamba le permetterà di concludere i suoi casi? A che prezzo?

Lorena Lusetti torna in libreria con la sua investigatrice di carta, Stella Spada, in una nuova mirabolante avventura, intitolata Nemmeno le ossa, e edita da Damster edizioni (2022).

Stella è titolare di una agenzia investigativa, aiutata da un giovane e aitante ragazzo, Giacomo Puccini.

“Sotto lo sua scorza dura si intravede un animo sensibile e un fascino speciale, che solo gli uomini più arguti possono cogliere.”

Stella è immobilizzata da una rottura alla gamba con conseguente gesso che le impedisce molti movimenti e la rende ancora più cinica. L’investigatrice ha di fronte tre casi molto promettenti:

“Una donna, tale signora Crispi, che chiede di trovare un oggetto molto prezioso che ha perso. E un uomo […] cui dieci anni fa la moglie è sparita, o meglio, lo ha lasciato con tanto di lettera di addio. […] Come se fosse svanita nel nulla. Ed infine una ragazza. Si tratta di bullismo.”

Indagare nelle sue condizioni non sarà facile. Ci riuscirà?
Un giallo classico con una protagonista invincibile, una donna con un passato da dimenticare, e i fantasmi con cui colloquiare. È soprattutto lei, Stella Spada, ad affascinare il lettore, con i suoi modi bruschi e duri, con il suo passato ingombrante e un presente tutto da decifrare.

Una bella trama, solida e pregnante; i personaggi e ambientazioni finemente descritti al punto da vivere con loro le avventure narrate. Il lettore incuriosito e appassionato viene travolto in una narrazione di genere che conquista e intriga. Nemmeno le ossa è una lettura per amanti del genere. Ma non solo: per tutti coloro che amano storie differenti, che trascinano ed emozionano tramite una prosa precisa, ferma, priva di inutili fronzoli e orpelli fastidiosi. Buona Lettura!

Ornella Donna Pubblicato il 06-05-2022

SAMARA PASQUALE anzi... STELLARE

Carteccio, blog di Rita Annechino

SAMARA PASQUALE anzi... STELLARE

Nemmeno le ossa, Lorena Lusetti - Damster Edizioni

Di Rita Annechino 

Ricordo che la prima avventura di Stella Spada mi aveva lasciato dentro una sensazione liberatoria. All’inizio fu un accenno appena percepito, che però è tornato libro dopo libro.

E oggi, a distanza di tempo, di nuovo avverto proprio quella sensazione. Quanto mi è mancata...Stella è quel nucleo noir che c’è nascosto in ognuno di noi. Giorno dopo giorno siamo brave persone, cerchiamo di comportarci al meglio, tendiamo alla “giustizia” e alla moralità, ma sotto sotto, quando nessuno ci vede o ci sente...il nostro lato oscuro ci ricorda che la vita non è rose e fiori anzi.

Stella poi condisce tutto con la sua dirompente ironia, che ci mostra come non solo non sia possibile cancellare l’oscurità da noi stessi, ma ci si può addirittura convivere e ci sono diversi modi per farlo.

“Basta un poco di zucchero” diceva Mary Poppins e spesso mi capita di immaginare che lo dica anche Stella, che della buona Mary non ha assolutamente nulla e il figlio Simone lo sa bene!

In questa avventura la nostra investigatrice si troverà a profanare tombe con una gamba sola! Lo so, può sembrare uno spoiler, ma chi conosce Stella sa che tutto è possibile, ma non può nemmeno immaginare le modalità con cui l’impossibile diventa realtà.

Basti pensare che l’assistente di Stella è niente po po di meno che Giacomo Puccini!!!!

Basta svelare particolari, che poi vi tolgo tutto il divertimento.

E’ un noir, è vero, ne ha tutte le caratteristiche al posto giusto, ma è anche divertente.

Come è possibile? Chiedetelo a Stella, anzi non chiedeteglielo, secondo me se lo sta ancora chiedendo anche lei!

Buona lettura!

"Nemmeno le ossa" di Lorena Lusetti (I gialli di Damster)

Libro Guerriero

Sul comodino della Rambaldi

Lorena Lusetti – Bologna – Nemmeno le ossa è l’ottava indagine di Stella Spada dopo: L’ombra della Stella, Terra alla terra, Grigio come il sangue, L’orecchio del diavolo, I vasi di Ariosto, Il nano rapito Il mistero dei dodici portici.

“Riemergo da uno stato confuso, forse un sogno. Avevo perso il contatto con il mio corpo e la mia mente e ora a poco a poco lo sto recuperando. Questo fatto non mi porta sollievo, anzi si stanno risvegliando dolori in varie parti del mio corpo: la testa, lo stomaco, la gola. Questo mi fa ricordare che ho un corpo. L’aria mi brucia i polmoni mentre cerco di respirare. Anche questa semplice azione mi costa fatica, sembra che l’ossigeno debba passare attraverso qualcosa prima di entrare nella mia bocca. Con la presa di coscienza sale anche la paura.

Non ricordo chi sono, non capisco dove sono e non so cosa mi succederà.”

Bologna – L’investigatrice Stella Spada è caduta in bici tra il porfido e un tombino di una strada dissestata del centro e si è rotta una gamba in più punti. Ora è ingessata dall’inguine ai piedi ed è un bel guaio. Con un’agenzia da mandare avanti non può certo permettersi di restare bloccata a lungo. Fortunatamente in questi giorni può contare sul valido aiuto dello stagista Giacomo Puccini, il ventinovenne bello e volonteroso, che di sera lavora per una radio locale.  Certo al momento lavora gratis, ma forse un giorno lo assumerà. Intanto impara il mestiere e si rende utile facendo ricerche, pedinando gente, e spingendo la sedia rotelle di Stella. Perché con una gamba ingessata sono molti i lavori che la nostra investigatrice non può più fare e le tocca per forza dipendere dagli altri. Tant’è che è tornata a vivere con l’ex marito Piero e il figlio Simone con cui ha ancora un pessimo rapporto. E nonostante tutti siano gentili e facciano del loro meglio per aiutarla la Spada è nervosa e suscettibile nonostante le tante dimostrazioni di stima e Franco, il tizio del negozio di quadri, che la corteggia al bar.

Al suo arrivo in agenzia viene subito assalita da Filippo, il San Bernardo della vicina, che non vede l’ora di abbatterla a leccate, e tra le chiamate sulla scrivania trova quella di una certa signora Lelia Crispi che ha perso un prezioso oggetto che vuole assolutamente ritrovare. Abita a Casalecchio ed è disposta a pagar bene bene pur di riaverlo.  

Poi c’è Antonio Artoni di Zola Predosa, un tizio noto alle cronache, sospettato da anni di avere ucciso e fatto sparire sua moglie Barbara, che vuole assolutamente essere riabilitato. Per farlo, Stella, dovrà studiare tutto il materiale del processo.

E infine una ragazza a cui hanno diffuso foto intime sul web, che è oggetto di bullismo e insulti, che chiede di far cessare questa persecuzione senza che i suoi lo vengano sapere.

Stella decide di cominciare la giornata con la signora Crispi, una nobildonna alta e magra che cammina strana, che ha assolutamente bisogno di ritrovare il prezioso oggetto raffigurato in un dipinto. Un’urna cineraria finemente istoriata.

Intanto Franco la adula e anche Stella ne è vagamente attratta e c’è una misteriosa donna prigioniera in un luogo angusto infestato dagli scarafaggi che ha assolutamente bisogno di essere salvata…

Una nuova indagine per Stella Spada e per il tenero stagista Giacomo per un giallo che vede coinvolti nuovi curiosissimi personaggi.  

Anche stavolta la nostra investigatrice ne verrà a capo impegnandosi a modo suo.

Paola Rambaldi

“E adesso un libro: rubrica di libri” Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

SulPanaro.net

“E adesso un libro: rubrica di libri” Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

Di Francesca Monari

“E adesso un libro: rubrica di libri” Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

Genere: giallo noir

In questo romanzo breve l’investigatrice Stella Spada si trova ad inseguire un rapitore che semina indizi che la portano a correre contro il tempo. Al termine della folle corsa tra i portici il mistero sarà risolto?

E’ il 2021 e Bologna da luglio è ufficialmente la “Città dei Portici” con la nomina di Patrimonio Mondiale UNESCO.

Altrettanto rappresentativa di questa città è proprio l’investigatrice. Dal suo studio di via dell’Inferno indaga sui casi che le vengono affidati, a patto che siano tutti nel centro di Bologna o poco distante.

L’opinione

E mentre a giorni uscirà in libreria l’ottava indagine dell’impavida investigatrice, quella di cui vi parlo è la settima di un ciclo iniziato circa dieci anni fa. Leggetelo e vi appassionerete alle sue dis-avventure. Il libro tra l’altro è ricco di particolari sui vicoli del centro che nemmeno io, da bolognese, conoscevo.

Note sull’autrice

Lorena Lusetti nasce e vive a Bologna. La sua passione è sempre stata scrivere, a cominciare dai diari giovanili, alle poesie, alle novelle. Matura infine la decisione di passare al romanzo, cosa che le permette di mettere insieme la sua passione per il giallo con la sua curiosità nei confronti dei caratteri umani.

Curiosità

Sapevi che tra i numerosi reperti e antichità che popolano il Museo Civico Medievale di Palazzo Ghisilardi a Bologna vi è un’epigrafe, risalente almeno al XVI secolo, conosciuta  come “Pietra di Bologna”? Si tratta di un’iscrizione latina indecifrabile scritta su una finta lapide della defunta Aelia Laelia Crispi. Il significato non risulta chiaro nemmeno dopo numerosi tentativi di interpretazione proposti da diversi studiosi nel corso del tempo. Però è intrigante e ha contribuito a dare fama alla città.

da Redazione Sul Panaro | 26 Mar 2022 

Il romanzo di Lorena Lusetti. Il mistero dei dodici portici

Nelle Valli Bolognesi

Il romanzo di Lorena Lusetti. Il mistero dei dodici portici

12 sono i portici di Bologna candidati a patrimonio dell’umanità Unesco*, i più belli e ricchi di storia di tutta la città. Sono portici costruiti in epoche diverse, legati ai palazzi nobiliari, alle piazze che abbracciano, al quartiere dove sorgono. I portici, amati dai bolognesi che senza di loro non sanno stare, di certo sono rappresentativi di Bologna al pari dei Tortellini, delle Due Torri e dell’Università.

Altrettanto rappresentativa di Bologna è l’investigatrice privata Stella Spada, unica e senza rivali, che dal suo studio di via dell’Inferno indaga sui casi che le vengono affidati, a patto che siano tutti nel centro di Bologna o poco distante.

In questo racconto, un caso molto speciale la obbliga ad una corsa contro il tempo dall’uno all’altro dei 12 portici candidati dall’Unesco per ritrovare Filippo, il cane della vicina rapito da un misterioso personaggio che le lascia indizi in rima. Riuscirà Stella a ritrovare l’amato sanbernardo? Scoprirà e punirà il crudele rapitore? Non resta che leggere il racconto, e tuffarsi assieme a Stella in un rocambolesco viaggio sotto i portici di Bologna.

Quel mistero tra i portici di Matteo Berti

IN letture a Bordo 9/10 2021

Quel mistero tra i portici di Matteo Berti

In questo romanzo breve, "Il mistero dei dodici portici" di Lorena Lusetti, un caso molto speciale obbliga la sua eroina ad una corsa contro il tempo, proprio dall'uno all'altro dei dodici portici riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Si tratta di ritrovare Filippo, il cane della vicina rapito da un misterioso personaggio che le lascia indizi in rima. Riuscirà Stella a ritrovare l'amato sanbernardo? Non resta che leggere il libro e tuffarsi assieme alla protagonista in un rocambolesco viaggio sotto i portici di Bologna.

Il mistero dei dodici portici. La nuova indagine di Stella Spada di Lorena Lusetti di Felice Laudadio

SOLOLIBRI.NET

Il mistero dei dodici portici. La nuova indagine di Stella Spada di Lorena Lusetti di Felice Laudadio

Il mistero dei dodici portici. La nuova indagine di Stella Spada di Lorena Lusetti

Damster, 2021 – Settimo episodio della serie della detective privata: un giallo della scrittrice bolognese che corre per le strade della città felsinea e sotto i portici candidati a patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco.

Felice Laudadio Pubblicato il 18-07-2021

Il mistero dei dodici portici. La nuova indagine di Stella Spada

Agenzia Investigativa Spada”: il lavoro per Stella Spada è aumentato da quando la targa in ottone spicca all’ingresso nel vicolo scuro, al centro di Bologna, sotto le Torri, nel Ghetto ebraico. Merito del sito internet della detective privata bolognese, ma soprattutto di quella lastra lucidata con cura ogni mattina dalla cara Alda e che che riflette la poca luce in Via dell’Inferno, attirando l’attenzione dei potenziali clienti. Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti è apparso a marzo 2021 nelle librerie e nel mercato online (144 pagine) per i tipi Damster, marchio editoriale delle Edizioni del Loggione di Modena.

Stella è alla settima indagine, nel più recente dei gialloneri della scrittrice bolognese, che di titoli all’attivo ne ha tanti di più. Scrive racconti e romanzi di vario genere, anche se il preferito resta il noir.

Non si sfugge alla cabala del 7. I magnifici sette, i sette sapori, sette i giorni della settimana, le stelle dell’Orsa Maggiore, i samurai di Kurosawa. Giunta al settimo episodio di Stella, Lorena cambia passo rispetto al mistery tinteggiato di nero, avventurandosi in una scorribanda per le strade di Bologna e sotto i dodici portici, candidati al riconoscimento di patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco.

Volendo celebrare quell’obiettivo prestigioso per la comunità felsinea, il romanzo resta sempre giallo, ma con qualcosa del Baedeker turistico. La scrittrice bolognese ha reso la dozzina di porticati protagonisti di una storia che comincia a correre - in due sullo scooter - e non si ferma più, spostandosi da un colonnato all’altro nei rispettivi capitoli, preceduti dalle fotografie a colori che li immortalano, a opera di Alberto Alvisi e Luciano Lusetti.

Libri ad alta tensione - A cura di Carlo Legaluppi

Newsletter 67/2021 - Casa del Quartiere - Libreria Quanto Basta, Grosseto

Libri ad alta tensione - A cura di Carlo Legaluppi

Il nano rapito, Autore: Lorena Lusetti, Editore: Damster 
Anno edizione: 2020 

 
Stella Spada, protagonista di un ciclo iniziato quasi dieci anni fa e che annovera già diversi libri, è un’investigatrice privata molto particolare, decisamente refrattaria ai cambiamenti, al lavoro in squadra e all’assunzione di incarichi lontano da Bologna. Sta altresì cercando di contenere l’istintiva violenza che cova dentro di sé e vive in maniera contraddittoria il rapporto con l’ex marito Piero e con il figlio adolescente Simone, che la adorava da piccolo mentre adesso la tratta con distacco. 

In questo nuovo romanzo, Stella deve fare i conti, palesemente controvoglia, con due importanti novità non più rinviabili: la ricerca di un assistente e la ristrutturazione e l’ammodernamento dei vetusti locali in cui lavora, ubicati in un angusto vicolo del Ghetto Ebraico di Bologna chiamato con eccessiva enfasi via dell’Inferno. 

L’investigatrice non è assolutamente portata ad affrontare in maniera efficace i colloqui con i possibili candidati al ruolo di suo aiutante e, conseguentemente, ottiene solamente dinieghi ben prima del termine dei singoli incontri. L’unico che la sta ad ascoltare sino alla fine è il giovanissimo Giacomo Puccini, laureato al DAMS, che non ha mai superato il mese di permanenza in precedenti attività. Non solo, il ragazzo accetta addirittura un incarico in prova per un mese (che poi diventeranno due) non retribuito. 

Giacomo si dimostra subito particolarmente intraprendente e, sconvolgendo i ritmi e le consuetudini di Stella, le sottopone vari possibili incarichi investigativi. Lei si mostra dapprima riluttante, giudicandoli poco adatti al suo modo di agire, salvo poi cedere di fronte all’insistenza del giovane e accettare alcuni di questi casi.  

Uno riguarda il nano di gesso Orfeo, sparito dall’aiuola della Arena Orfeonica e dal quale prende il titolo l’opera. Un altro proietta Stella e Giacomo nell’indagine relativa all’annegamento di alcuni membri della facoltosa famiglia Doria nel lago di Suviana, nei pressi di Badi nell’Appennino bolognese. Eventi tragici in merito ai quali la polizia brancola nel buio. 

Un’inchiesta, quest’ultima, che mette a dura prova le capacità e la tenuta psicofisica dei due che, tra un battibecco e l’altro, si trovano ad affrontare una situazione pericolosissima, dai risvolti agghiaccianti e imprevedibili. 

Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

blog i-libri

Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

Lorena Lusetti scrive un libro giallo perfettamente anomalo nel suo genere. Conduce, con perizia e sapienza narrativa, il lettore per mano in una caccia al “ritrovamento” alquanto intrigante. L’autrice fa conoscere la storia e le leggende legate ai portici di Bologna, che sono dodici e candidati a essere decretati patrimonio dell’Unesco.
Le curiosità sono tante e affascinanti. Una su tutte, quella che riguarda la Pietra di Bologna: “La Pietra di Bologna è un’iscrizione latina scritta su una finta lapide della defunta Aelia Laelia Crispi. Sono secoli che la Bologna colta, e persino la nobiltà europea, cercano di risolvere l’enigma delle sue parole, che probabilmente sono solo uno scherzo goliardico. Però è intrigante e ha contribuito a dare fama a Bologna. E’ custodita presso il lapidario del Castellaccio del Museo Civico Medievale di Palazzo Ghisilardi – Fava. “

Una lettura, quindi, indicata a chi ama la città di Bologna e i suoi portici, dei quali l’opera presenta un ricco apparato iconografico, e a chi ama i gialli avvincenti e di suspense.

Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

blog unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Il mistero dei dodici portici di Lorena Lusetti

Con questo libro la nostra eroina dovrà avventurarsi proprio tra i dodici portici di Bologna, seguendo una pista fatta di rime strampalate, alla ricerca di… no niente nani stavolta, anzi, parliamo di un esemplare bello imponente, ingombrante, spelante e sbavante. Sto proprio parlando di Filippo, il cane dell’Alda!

Ci sono stati un paio di momenti in cui tutto il noir della nostra Stella stava per esplodere e sono stati attimi di puro godimento, ma… non me ne voglia la nostra investigatrice (Lei non si farà MAI chiamare investigatorE, ci metto la mano sul fuoco), i momenti più belli di questo libro sono le dodici atmosfere bolognesi, che catturano anche chi non ci è nato. Questa Grande Signora coi suoi preziosi Portici ammalia e innamora più del famoso balcone veronese, più della laguna veneziana, più di… neanche mi viene in mente.

Il mistero dei dodici portici. Una indagine di Sella Spada, di Lorena Lusetti

i-libri, blog di Bruno Elpis

Il mistero dei dodici portici. Una indagine di Sella Spada, di Lorena Lusetti

La ricerca del rapito parte da un bigliettino in rima (“A Bologna abbiamo una zona Barca… c’è un edificio basso, lungo e porticato conosciuto come il treno”) e da lì prosegue in una sorta di caccia al tesoro che prevede la soluzione di indovinelli (“Possibile che io mi faccia prendere in giro da un poetastro da strapazzo che non ha nemmeno il coraggio di mostrarsi?”) che conducono Stella e l’assistente Giacomo da un punto all’altro di Bologna (“Da porta Saragozza al Santuario il portico conta 666 archi… il numero del maligno”) in un’estenuante corsa a cavallo di una moto e tra mille infrazioni al codice della strada.

Stella percorre Bologna in lungo e in largo, come documentato dall’ottima galleria fotografica di Alberto Alvisi e Luciano Lusetti.

Il finale è degno della sorpresa dell’uovo della Pasqua appena scorsa, mentre Lorena Lusetti e Stella Spada – per la gioia non soltanto dei bolognesi – festeggiano la candidatura dei Portici di Bologna a patrimonio dell’Unesco 

I vasi di Ariosto di Lorena Lusetti

i-libri, blog di Bruno Elpis

I vasi di Ariosto di Lorena Lusetti

E siamo così giunti alla quinta puntata della saga di Stella Spada. L’investigatrice più giustizialista d’Italia ha appena combinato qualche altra marachella penalmente rilevante nel romanzo precedente, L’orecchio del diavolo: la ritroviamo febbricitante in Via dell’Inferno (“Vicolo bolognese dal nome evocativo… posto nel suggestivo e antichissimo ghetto ebraico”), ma questa volta finalmente risoluta a convertirsi (“Chi è questa persona triste, vulnerabile, sensibile e nostalgica che ha preso il posto della cinica, sarcastica, egoista e individualista Stella Spada?”). 

Le verità che Stella svela sono sorprendenti, il proposito di non perseverare nel suo vizietto (“Marconi è stato la mia ultima intemperanza, ora sono cambiata, sono una Stella nuova. Mai più, mi ripeto come un mantra, non mi farò mai più trasportare dall’istinto, la bestia è stata chiusa nella gabbia…”) viene in parte rispettato anche grazie a un paio di interventi di Draco, un boss del malaffare che ha metodi risolutivi (“Non vorrei che mi avessi scambiato per un’impresa di pulizie”) degni della parte oscura di Stella.

Ho confessato a Lorena Lusetti che la storia de I vasi di Ariosto mi ha evocato Grottesco del mio adorato Patrick McGrath (clicca qui per leggere il nostro commento): sia per un dettaglio (“Nessuno lo vedrà mai più, Stella. Di questo puoi stare sicura. Ho un cugino che ha un allevamento di maiali vicino a Parma. Quelli mangiano di tutto”), sia per la commistione di elementi noir-horror-humor della vicenda. L’autrice ha opportunamente replicato:
«Noi abbiamo certamente i maiali più famosi dei suoi. Non ho mai sentito parlare di prosciutto inglese, quello delle nostre parti invece…»
E la replica della Lusetti non fa una piega, vi pare?


Sito realizzato da Damster multimediawww.videomodena.it